Il sanguinaccio è una crema dolce e molto aromatica a base di cioccolato, cacao e cannella, nella quale si intingono le chiacchiere e che viene preparata tradizionalmente nel periodo di Carnevale. A Napoli, infatti, il dolce caratteristico che rappresenta il periodo carnevalesco è il binomio sanguinaccio-chiacchiere. Girando per la città, ne troverete le vetrine delle pasticcerie piene. Le pasticcerie vendono il sanguinaccio in comode ciotoline da asporto che accompagnano le chiacchiere quasi a diventare uno street food dolce da consumare passeggiando per la città e godendosi l’aria frizzante, i colori e l’allegria del Carnevale.
Il suo nome deriva dal fatto che questa crema, in passato, veniva preparata con sangue di maiale la cui vendita, oggi, è stata vietata. In tempi remoti la sua preparazione corrispondeva con la macellazione dei maiali nel periodo tra gennaio e febbraio. Il sangue veniva raccolto in questa occasione (perchè del maiale i contadini non buttavano mai niente) mescolato continuamente per evitare che coagulasse e poi cotto ed aromatizzato creando una sorta di crema. I pasticcieri napoletani hanno continuato a preparare il sanguinaccio senza sangue, del quale si può fare tranquillamente a meno, creando una crema gustosa e ricca che del sangue ha solo il lontano ricordo nel nome.
Questa la nostra ricetta. Buon appetito!!!
Come preparare il sanguinaccio
Procedimento
Setacciate direttamente in una pentola grande lo zucchero, l’amido ed il cacao amaro.
Mescolate bene i tre ingredienti.
Versate lentamente il latte freddo a filo mescolando con una frusta evitando così la formazione di grumi.
Ponete sul fuoco lento e mescolate continuamente. Quando la crema si sarà addensata spegnete il fuoco ed incorporate il cioccolato fondente tagliato a pezzi precedentemente e fatelo sciogliere completamente. Successivamente unite anche il burro e continuate a mescolare. Il risultato sarà una crema lucida e setosa.
Infine aggiungete la cannella e la vanillina e mescolate bene.
Fate raffreddare.
Servite il sanguinaccio, possibilmente in ciotoline basse e larghe, accompagnato dalle chiacchiere.
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